Ed eccomi qua: dopo meno di
tre mesi di allenamento - intensi, ma pur sempre tre - sono finalmente sulla linea di partenza della mia
prima gara.
Nell'attesa del via le emozioni scorrono veloci: un flash della mia ultima partecipazione agonistica (un memorial a Roma con il
GS Bancari Romani - sarà stato più o meno il
1980) in cui però correvo i 100m - e arrivai primo, il lungo cammino e i sacrifici che mi hanno portato a disfarmi di quei
25kg di troppo e del
vizio del fumo, le alzate all'alba, al mare, per farmi quei maledetti/benedetti 10km al giorno, col sole che nonostante tutto martella le tempie e la gente che ti guarda con aria di compatimento..
tutto questo arriva a compimento oggi e qui.
Qui nel box, mentre aspetto il via, non ho voglia di chiacchierare o di scambiare idee con chi mi sta vicino: sono
teso, concentrato. Sicuramente oltre il limite del ragionevole e dell'opportuno.
La giornata è cominciata presto: sveglia alle 6, colazione abbondante con molto miele e fette biscottate; la partenza della gara è per le 10.15: c'è tutto il tempo per digerire. La borsa l'ho preparata la sera prima, mentalmente è forse anche
pronta da una settimana; saluto mia moglie - che ha in programma di raggiungermi più tardi insieme a mio cugino - e parto con molta calma e serenità alla volta di
Lugano. Ho paura di apparire eccessivamente retorico, ma il viaggio in macchina da solo - appena 35km - è uno dei
più bei ricordi della giornata: domenica mattina alle 7 il traffico è praticamente nullo; il finanziere in dogana a Ponte Chiasso mi dà appena uno sguardo distratto, il posto di frontiera svizzero appare invece
stranamente deserto. In compenso, appena passato in Ticino, è un continuo di pattuglie della polizia. Sono più che tranquillo,
velocità ampiamente sotto al limite e mi gusto la bellissima luce del mattino, accompagnato dalla mia musica preferita.
Il navigatore l'ho impostato per arrivare al parcheggio dello stadio di Lugano da cui, stando al sito della manifestazione, dovrebbero partire a destinazione ogni quarto d'ora delle
navette gratuite. Infatti parcheggio l'auto e trovo subito posto sul bus; siamo tutti piuttosto assorti ed assonnati e non è il momento per fare nuove conoscenze.
Scendiamo davanti al complesso del
liceo di Lugano (foto), costruito a ridosso del parco cittadino, dove sono stati allestiti gli spogliatoi e gli uffici per la distribuzione dei pettorali e del pacco gara. Seguo quasi in
trance il flusso di persone e mi ritrovo all'interno di un prefabbricato. L'elenco dei partecipanti alla 30km e alla 10km è appeso ad una parete e la gente si accalca per prendere visione del pettorale assegnato. Io
ovviamente mi ero portato avanti e avevo già controllato sul sito il mio numero. Entro quindi nella stanza indicata da un bel cartello "10K", dove una gentilissima volontaria mi chiede il numero di pettorale e la taglia per la
maglietta ricordo.
Esco quindi dal casottino con una busta contenente depliants vari, caffè solubile, un integratore, la rossa maglietta ricordo (tecnica, piuttosto bella), il numero di gara e il
fatidico chip.
Un attimo di smarrimento per cercare di capire dove fossero gli spogliatoi con il deposito borse viene subito risolto e mi ritrovo seduto su di una panca a scegliere l'abbigliamento più adatto. Opto per la
manica lunga: la temperatura è ancora piuttosto mite, ma al momento mi sembra comunque la scelta più confortevole.
Consegno la sacca sportiva al deposito e mi metto pazientemente in fila per il bagno..
Prima di dirigermi alla zona della partenza devo però avviare
il demoniaco strumento, il
Forerunner che ovviamente non ne vuole sapere di fare il
fix dei satelliti, almeno finchè è al mio polso e nonostante io stia fermo immobile come un imbecille, cercando di agevolargli il lavoro.
Niente da fare. Finchè non me lo tolgo per metterlo su di un cancelletto (al momento non ho trovato posto migliore) il fix me lo scordo.
Ancora
smoccolando contro il
Garmin, mi dirigo quindi verso la zona della partenza. Gli eventi in programma sono tre; nell'ordine: la 30km per i diversamente abili, la 30km e la 10k
'city' , ma manca ancora
più di un'ora alla partenza della prima gara; ne approfitto per fare un po' di
jogging di riscaldamento, qualche esercizio di
stretching e per guardarmi attorno: alcune concorrenti meritano veramente un
secondo sguardo (e anche un terzo). Nel frattempo sono partite le
handbike dei disabili e si stanno preparando al via i concorrenti della 30: poco meno di
un migliaio.. tra di loro non posso fare a meno di notare alcune tipologie fisiche che mi chiedo come possano pensare di portare al termine una gara del genere.
(..continua..)